La missione dell’educazione è la più bella che possa esistere, anche se rimane sempre la più faticosa, in quanto si ha a che fare con le persone, le quali, essendo dotate di intelligenza e libertà, possono anche rifiutare ciò che con amore viene loro offerto e donato.
La Bellezza della missione educativa. Educare è bello perché non si limita a trasmettere nozioni su nozioni, ma tocca il cuore di chi educa e di chi viene educato, con percorsi diversi, ma con l’unico obiettivo: elevare la propria umanità come esige il progetto di Dio per ogni persona umana.
La Scuola è iniziata: prima di tutto per gli insegnati-educatori e genitori-educatori, in un secondo momento anche per gli alunni. E’ giusto iniziare da coloro che hanno il compito di educare, perché la prima riflessione sull’educazione va posta proprio sugli educatori, docenti e genitori, che per primi devono continuare ad imparare a educare se stessi mentre indicano agli alunni e ai figli i percorsi educativi per una crescita interiore onesta, rispettosa, solidale, aperta alla relazione umana e alla relazione con Dio che altro non vuole che il bene per i suoi figli.
La scuola Campostrini, quest’anno, apre nuovi “fronti” educativi; oltre alla scuola d’infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e del liceo delle Scienze umane, iniziano anche il liceo musicale e il liceo scientifico con indirizzo sportivo.
Nella Scuola Secondaria di I Grado ci sarà la possibilità di una propedeutica alla musica, elemento importante per crescere nella sensibilità umana. Altre attività di allargamento dell’offerta formativa saranno messe in atto durante tutto l’anno scolastico, sempre in vista di obiettivi che aiutano gli alunni alla riflessione e alla relazione
reciproca partecipativa.
La Preside, dott.ssa R.Meri Palvarini, nell’apertura dell’anno scolastico 2018-2019, ricordando la ricorrenza del bicentenario dell’inizio dell’Istituto e della Scuola, così ha parlato ai docenti: … “La ricorrenza del bicentenario dell’Istituto, celebrato nel luglio scorso, ha creato nuovi stimoli e impresso nuova forza alla ricerca realizzativa del pensiero della fondatrice Teodora Campostrini, in particolar modo nel mondo della scuola, elemento fondamentale del suo Carisma. Molte cose sono cambiate da quando Teodora definiva i criteri essenziali della sua scuola, sia sul piano culturale sia sul piano sociale, ma gli elementi che lei riteneva fondamentali sono ancora gli stessi e si possono riassumere in educazione e istruzione dove educazione si declina in comunicazione, relazione e cambiamento mentre l’istruzione contempla il trasferimento di nozioni-informazioni disciplinari che si depositano nell’alveo tracciato dall’educazione”… e, richiamando a tutti il principio educativo del gesuita L.A.Hurtado, cileno, grande educatore, canonizzato nel 2005 da Benedetto XVI, che afferma: “E’ più facile insegnare che educare, perché per insegnare basta sapere, mentre per educare è necessario essere”, la Preside nella sua presentazione delle linee valoriali della scuola Campostrini, così continuava: “…questa Istituzione è fermamente convinta che per far parte dell’ambiente scuola, sia necessario essere prima educatori e poi insegnanti, ma crede, altrettanto, che per essere educatori sia necessario acquisire grande consapevolezza su se stessi, conoscere le proprie premesse costitutive, che sono alla base delle azioni quotidiane, per evitare che le stesse influiscano negativamente sui processi formativi degli alunni”... Tutti a scuola, dunque, per l’educazione del proprio “essere” prima che del proprio “sapere”. Questo è il documento d’identità della scuola Campostrini, che, partendo dai presupposti sopradetti, educa alla Fede in Dio, attraverso l’offerta di tanti strumenti che aiutano a riflettere, pensare, ragionare con pensiero adulto, con una comunicazione rispettosa e attenta all’altro. In tal modo la scelta della Fede, diventa significato e senso della vita, prospettiva altra e trascendentale, relazione efficace e produttiva, educazione del proprio “essere”, relazione vitale con Colui da cui tutto e tutti siamo ed esistiamo, con Colui con cui possiamo parlare come a un Padre che ama e che possiamo amare.
sr.Fernanda Verzè