Le quattro stagioni

Le signore ospiti della Casa di Riposo “ Silvio Silvatici” – Istituto Campostrini, vivono le loro giornate in modo articolato, con intensità e tanta serenità. Quest’anno sono implicate in un progetto realizzato per loro e intitolato: Le quattro stagioni, che ha la finalità di:

-          stimolare e conservare le capacità cognitive e creative, la movimentazione, la manualità, l’esposizione verbale, la condivisione di esperienze significative e conoscenze inerenti alle stagioni come possibilità di arricchimento reciproco;

-          nutrire la mente e lo spirito;

-          favorire il loro benessere personale e il vivere momenti di socializzazione stimolanti e piacevoli;

-          costruire una convivenza serena e familiare.

 

Il progetto prevede quattro laboratori, uno per ciascuna stagione e ogni laboratorio comprende varie attività, connesse fra di loro.

  • Attività culturale e spirituale
  • Attività musicale
  • Attività artistica
  • Attività gastronomica
  • Giardinaggio
  • Attività ludica
  • Attività motoria

Attraverso le varie attività vorremo rafforzare le risorse delle nostre ospiti e far scoprire quelle che attendono ad emergere ed essere condivise, perché il loro essere continui ad elevarsi e farsi dono.

In questi mesi le signore hanno risposto in modo sorprendente a tutti gli stimoli offerti e con il loro entusiasmo e tanta voglia di fare, esprimono la loro sete e ricerca di spessore, di bellezza di condivisione e di costruire, insieme alle altre ospiti, un modo di vivere significativo e piacevole, basato sul sostegno reciproco, fatto di piccole attenzioni e di tanta tenerezza. Abbiamo scoperto la vivacità nascosta delle nostre ospiti ed il loro umorismo, la loro sorprendente attenzione alle piccole cose,  il loro vissuto intenso e orante, la voglia di valorizzare gli aspetti più significativi e preziosi delle tradizioni, delle feste e del loro passato, attraverso il racconto appassionato del patrimonio importante di esperienze umane, maturate lungo l’esistenza e che loro sono entusiaste di trasmettere a chi le ascolta e alle generazioni future. Le ospiti esprimono tanta voglia di aggiornarsi e vivere il presente in modo consapevole e partecipe, di voler scoprire e far agire la creatività, l’originalità, la vivacità che c’è ancora in loro, sperimentandosi in tante cose mai viste o fatte prima.

Insieme a loro viviamo ciò che Papa Francesco ha scritto nella recente lettera dedicata agli anziani, in occasione del primo Congresso internazionale di pastorale per gli anziani: “ La ricchezza degli anni”.

“... la vecchiaia è un privilegio non una malattia,… è un tempo di rinnovata feconditàIl disegno di salvezza di Dio, infatti, si attua anche nella povertà dei corpi deboli, sterili e impotenti…L’anziano, anche quando è debole, può farsi strumento della storia della salvezza… Il Signore può e vuole scrivere con loro anche pagine nuove, pagine di santità, di servizio, di preghiera Oggi vorrei dirvi che anche gli anziani sono il presente e il domani della Chiesa. Sì, sono anche il futuro di una Chiesa che, insieme ai giovani, profetizza e sogna!”.