- Canto n.° 71 Signore, ascolta: Padre perdona!
- Introduzione
- Segno: Cero Pasquale- Spiegazione;
- Orazione;
- VangeloMt 9,14-15
- Breve riflessione
- Preghiere foglietto e spontanee;
- Padre Nostro;
- Preghiera conclusiva
- Benedizione
- Canto N° 310 Quanta sete
Introduzione:
Con la preghiera di questa sera, iniziamo un pellegrinaggio di speranza per incontrarci, alla fine del cammino, con Cristo morto e risorto. È questo l’orizzonte che segna la storia del mondo e di ciascuno di noi. Come credenti, dentro a questo tribolato periodo storico, teniamo accesa la speranza in Cristo, unica via di salvezza.
Segno: Cero Pasquale spento
In questa nostra celebrazione quaresimale siamo invitati a porre lo sguardo sul cero pasquale, protagonista eloquente della Veglia pasquale. Se è proprio la luce del cero ad illuminare l’assemblea nella liturgia pasquale segnalando la presenza del Risorto, dall’altra anche quando la fiamma è spenta può diventare un segno evocativo per la nostra vita. infatti il cero pasquale spento disegna plasticamente il dramma dell’attesa del sabato santo, che descrive bene lo stato della nostra esistenza, sospesa tra un già e un non ancora, dove fondamentale è l’atteggiamento della speranza. Momento di silenzio
Preghiamo:
per ascoltare la tua voce negli avvenimenti
e nelle persone con cui condividiamo
i significati della nostra esistenza.
La tua Parola ci orienti affinché anche noi possiamo sperimentare
la forza della tua risurrezione e testimoniare agli altri
che Tu sei vivo in mezzo a noi
come fonte di fraternità, di giustizia e di pace. Amén
Lettura Vangelo di Mt 9,14-15
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
Commento:
Papa Francesco dice: “Il mio digiuno arriva per aiutare gli altri? Se non arriva, è finto, è incoerente e ti porta sulla strada di una doppia vita. Faccio finta di essere cristiano, giusto … come i farisei, come i sadducei. Ma, da dentro, non lo sono. Chiedere umilmente la grazia della coerenza. Se io non posso fare una cosa, non la faccio. Ma non farla incoerentemente. Fare soltanto quello che io posso fare, ma con coerenza cristiana. Che il Signore ci dia questa grazia.”
“Tre sono le fonti che mantengono salda la fede: la preghiera, il digiuno (non solo di cibo) e la misericordia. Chi ne possiede solo una delle tre non ne possiede nessuna.” S. Pietro Crisologo
“Non dire nessuna parola che non abbia sufficiente probabilità di produrre vero bene.” M. Teodora
Gesto: stretta di mano, come segno di fiducia, di reciproco sostegno a chi cammina accanto a noi.
Benedizione: Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca passo passo verso la Pasqua, compimento di ogni speranza.
Canto finale: n° 310 Quanta sete
045/8670611
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